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Massimo Polidori
Johann Sebastian Bach
Bach: Cello Suites vol .1
Massimo Polidori
Johann Sebastian Bach
Bach: Cello Suites vol .1
L'album
Il mio primo incontro con le Suite per violoncello solo di Johann Sebastin Bach risale a prima ancora che iniziassi a suonare il violoncello. Essendo l'ultimo di quattro fratelli musicisti, mi regalarono a sei anni il cofanetto delle suite eseguite da Anner Bylsma e benchè non capissi molto allora , quelle melodiemi affascinarono fin da subito. Solo qualche anno dopo all' età di otto anni , iniziai finalmente a suonare il violoncello, ma quel primo ascolto ha sempre mantenuto un valore speciale. Le Suite per violoncello furono composte da Bach all' inizio del XVIII secolo, quando il violoncello stava emergendo come strumento solista. Bach, con queste sei suite, ha esplorato le possibilità espressive tecniche dello strumento con un approccio sorprendentemente moderno. Ogni suite è costituita da una sequenza di danze : si inizia con un preludio, seguita da allemanda, corrente, sarabanda, menuetti 8 Bourré e Gavotte) e si conclude con un giga.
Il rapporto con la danza è talmente stretto, che aver avuto la possibilita di eseguirle insieme al corpo di ballo del Teatro della Scala , mi ha permesso di comprendere meglio la natura e il carattere danzante di cianscun movimento. Fu in questa occasione che mi tornarono in mente le parolee di Antonio Janigro quando si trovava di fronte all' allievo che faceva del ritmo un interpretazione troppo personale : " Caro, non puoi fare tutto questo rubat, il ballerino non può rimanere sospeso in aria...".
Ogni suite ha un proprio carattere e dalla prima alla sesta si riscontra una difficoltà tecnici-musicale crescente ed esponenziale; ed è per questo che rappresentano per ogni violoncellista il naturale compagno di viaggio non solo negli anni del conservatorio. Viene quindi naturale legarsi, nelle varie fasi della propria vita ad una suite in particolare. Questo legame che si sviluppa nel tempo è uno degli aspetti che più mi affascinanella musica di Bach : ogni ascolto rivela significati e profondità inattese. Ora che le studio da anni mi piace pensare di poter fissare un punto di arrivo e ripartenza nel mio personale rapporto con questi sei capolavori pubblicando queste registrazioni ( avvenute già qualche anno fa) consapevole che fra pochi anni potrei cambiare idea su molte scelte interpretative. Per me le Suite per violoncello solo non sono solo un capolavoro musicale e una fonte inesauribile di ispirazione, ma un viaggio senza fine e il loro valore non si esaurisce mai, proprio come il legame che ho sviluppato con loro fin da quel primo cofanetto che ricevetti anni fa.
L'artista
Massimo Polidori
Massimo Polidori, primo violoncello dell'Orchestra del Teatro alla Scala e fondatore del Trio Johannes è nato a Torino da una famiglia di musicisti ; ha iniziato i suoi studi con il Maestro Renzo Brancaleon nel conservatorio di Torino , diplomandosi in violoncello con il massimo dei voti. A sedici anni ha esordito come solista insieme all’Orchestra Filarmonica di Sofia e successivamente si è esibito come solista con l’Orchestra da Camera di Mantova, la Camerata Bern, l’Orchestra del Teatro Regio di Torino, l’Orchestra Cherubini e la Filarmonica della Scala. Nel febbraio 2000 viene scelto dal Maestro Riccardo Muti come primo violoncello dell'Orchestra del Teatro alla Scala. All’attività artistica affianca l’insegnamento : è stato titolare della cattedra di violoncello presso il conservatorio di musica di Friburgo ha insegnato alla Mahler Academie Attualmente ricopre l’incarico di docente presso l'Accademia di Perfezionamento per professori d'orchestra del Teatro alla Scala.