Fuoco italiano
Fuoco Italiano
Dagli albori all'apice estremo Fuoco Italiano in daga l'evoluzione dell'arte violinistica con un taglio prospettico deciso. legato alla figura del compositore interprete. Non un excursus temporale ma tematico, tutti gli artisti scelti sono partecipi dell'estetica romantica o tardoromantica oltre a essere autori ed esecutori delle proprie composizioni. virtuosi dello strumento. Non manca un richiamo agli esordi della musica strumentale italiana con La Follia di Arcangelo Corelli (1653- 1713). La Follia non viene eseguita nella sua forma originale ma nella trascrizione tardoromantica di Hubert Leonard che ne amplifica il virtuosismo violinistico per avvicinare il brano al gusto della sua epoca, anche grazie all'introduzione di una cadenza prima della variazione conclusiva. Tra Corelli e Leonard c'è stata una serie di violinisti virtuosi che ha reso gloriosa la scuola strumentale italiana permettendole di avere in fluenza in tutta Europa ma. soprattutto. c'è stato Niccolò Paganini (1782-1840). Creatore della figura moderna del concertista interprete e virtuoso, Paganini ha composto innanzitutto per se stesso affidando all'estro del momento la scelta tra le differenti possibilità esecutive della scrittura musicale. Il Rondò della Campanella chiude il Finale del Concerto n°2 in Si minore per violino e orchestra composto da Paganini nel 1826 in vista del primo tra i suoi strepitosi tour europei. Il titolo del movimento finale che è passato a indicare l'intero concerto. è dovuto all'inserimento in orchestra di un campanello che suona il fa diesis e duetta con gli armonici del solista. Il virtuosismo nella scrittura della parte violinistica tocca livelli mai visti con l'introduzione di differenti elementi tecnici tra i quali spiccano gli ardui 'pizzicati con la mano sinistra' e i doppi armonici. Il Cantabile in Re maggiore ha un carattere fortemente differente rispetto alla Campanella, il virtuosismo pirotecnico non è necessario perciò viene abbandonato per uno stile cullante e trasognato. Incoraggiato da Paganini, Antonio Bazzini (1818-1897) diventa uno dei più brillanti violinisti dell'ottocento. Molte sono le parafrasi e variazioni che Bazzini stesso fa di "arie favorite" tratte dalle opere più significative e conosciute alla metà dell'Ottocento. La Fantasia sulla Traviata Op. 50 riassume i temi cardine dell'opera verdiana, il Preludio orchestrale dell'atto I e lii. Amami Alfredo, Alfredo. Alfredo di questo cor e l'Addio del passato con il quale Violetta prende dolorosamente congedo dalla vita. Il violino si comporta come il primo at tore di una rappresentazione lirica mentre il pia noforte lo accompagna, suoni caldi. episodi bril lanti e un virtuosismo elegante capace di esaltare quelle melodie tanto celebri mantenendole sem pre pienamente riconoscibili. Nel caso de La ronde des lutin Op. 25. invece. il virtuosismo è esasperato fino all'estremo con colpi d'arco mutuati dalla tecnica paganiniana come il ricochet che consiste nel far balzare l'arco sulla corda producendo una o più note ottenendo un effetto di grande brillantezza. Questo scherzo fantastico presuppone una tecnica impeccabile da parte del violinista e una padronanza dello strumento davvero fuori dal comune ed è per questo che viene eseguito molto raramente.
Matteo Cossu
Si è diplomato presso il Conservatorio “Morlacchi” di Perugia sotto la guida di Georg Mönch. Prosegue la formazione musicale con Carlo Maria Parazzoli e si perfeziona presso l’Accademia nazionale di Santa Cecilia conseguendo i diplomi in violino e in musica d'insieme; ha ottenuto presso l’Accademia pianistica “Incontri col Maestro” di Imola il Master in musica da camera. Ha seguito come allievo effettivo corsi presso il Mozarteum di Salisburgo, l’Académie de musique Tibor Varga di Sion, il Campus internazionale di musica di Sermoneta, l’Accademia Chigiana di Siena. Ha tenuto recitals per violino e pianoforte negli Istituti Italiani di Cultura di Vienna, Sydney e Hong Kong, esibendosi anche ad Hamilton (Nuova Zelanda), Valencia, Sao Luis e Florianopolis (Brasile), New York, Beringen (Belgio), Bangkok. Come solista collabora stabilmente con l'orchestra da camera Concerto barocco di Roma; ha suonato a Toluca il Concerto per Violino e orchestra n. 2 di Béla Bartók con l'Orquestra Sinfónica del Estado de México, il Concerto per Violino e orchestra in Re maggiore op. 61 di Beethoven con la Vratza State Philharmonic, l'Orchestra Sinfonica di Pazardjik (Bulgaria) e per il Fondi Music Festival 2018, la Campanella di Paganini e la Fantasia sulla Carmen di Sarasate con la Filharmonia Kaliska (Polonia). Ha inciso per la Casa Discografica Movimento Classical i seguenti CD: “Fuoco Italiano” con musiche di Corelli, Paganini e Bazzini; un album dedicato a Giuseppe Tartini con l’Arte dell’arco e il Trillo del diavolo; “Per Violino solo” con musiche di Bach, Locatelli, Paganini, Kreisler, Maderna e Cacciola; “Novecento per Violino solo” con musiche di Enescu, Prokof’ev, Hindemith e Petrassi.
Parallelamente all'attività di strumentista si è laureato sotto la guida del prof. Franco Carlo Ricci presso l'Università della Tuscia di Viterbo. Successivamente ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in musicologia il presso l’Università degli Studi di Pavia, dopo aver vinto una borsa di studio triennale.
Ha pubblicato il libro Prokof'ev incontra Eisenstein. Le musiche per Alexandr Nevskij tratto dalla tesi di laurea specialistica e i saggi Oltre Torrefranca. Riscontri tartiniani nel contesto del Classicismo viennese, Conflittualità e innovazione nel Concerto per violino di Alban Berg e Le edizioni del Novecento de l'Arte dell'arco di Tartini (Studi Musicali). Collabora con il Centro Studi Tartiniano per cui sta curando la prima edizione critica dell'Arte dell'arco, in vista della pubblicazione dell'Opera Omnia di Giuseppe Tartini.
Gabriele Pezone
Ha studiato pianoforte con Antonio Luciani, diplomandosi presso Il Conservatorio di Latina con Salvatore Coggi e di musica corale e direzione di coro con Mauro Bacherini . Ha studiato Organo e composizione organistica con Lugi Sacco e composizione con Alberto Meoli , improvvisazione organistica con Stefano Rattni e si è perfezionato in organo con Mariella Mochi ed Olivier Latry ed in pianoforte con Alessandra Ammara e Roberto Prosseda. Ha studiato animazione liturgica con Marco Frisina e direzione d'orchestra con Nicola Samale e Deian Pavlov . Ha diretto orchestre in tutto il mondo, tra cui : Vidin State Philharmonic Orchestra (Bulgaria), Orquesta Sinfonica del Estado del Mexico, l'Orquesta Sinfonica de Yucatan, la Camerata de Coahuila, l'Orquesta de la Universidad Autonoma de Nuevo Leon, l'Orquestra Sinfonica de la Universidad Autonoma del’ Estado de Hidalgo e l' Orquesta Sinfonica de Michoacan (Messico), Lomza Chamber Phllharmon, Orchestra e Orchestra Filarmonica di Kallsz (Polonia), Orkestra Akademik Baskent (Turchia), la Southern Arizona Symphony Orchestra e la Las Colinas Symphony Orchestra (USA), l'Orchestra Cantell1d1Milano e l'Orchestra Sinfonica di Sanremo (Italia), la Orquesta Sinfonica de LoJa (Ecua- dor), l'Orchestra dell'Opera dell'Ucraina la Cairo Symphony Orchestra (Egitto), la West Bohemian Symphony Orchestra e la North Czech Philharmonic Orchestra (Repubblica Ceca) nella prestigiosa Smetana Hall a Praga e la Bitola Chamber Orchestra (Macedonia). Ha diretto numerose opere, tra cui "La Traviata· presso il teatro "A. Manzoni" di Cassino, "Madama Butterfly" presso il teatro "G. D'Annunzio” di Latina e "Tosca·” alle Serate Borgiane di NepI. Si è anche esIbIto, come pianista o organista, in Croazia, Francia, Svezia, Australia, Danimarca, Spagna, Hong Kong e Nuova Zelanda. È fondatore dell'Orchestra da Camera "Città Di Fondi" . Nel 2006 è risultato essere Il vincitore del Premio Internazionale "Giuseppe Sciacca", consegnatogli presso la Camera dei Deputati. È il direttore artistico del Fondi Music Festival ,del Festival Organistico Pontino e dei corsi di perfezionamento musicale di "lnFondi Musica". Sue esecuzioni sono state trasmesse da TVP(Polonia), da Radio Mana, da SAT2000, da Rai Uno e da Rai Tre. Ha registrato per Amadeus. Da fisarmonicista ha vinto il "Best Music Award" all'8° Nicosia lnternational Folk Dance Festival (Cipro) .