Maurizio Cadossi - Roberto Beltrami
Sinigaglia


Maurizio Cadossi - Roberto Beltrami
Sinigaglia



L'album

Ancora oggi la conoscenza della musica italiana del Novecento si basa comunemente sulla rappresentazione di alcune opere appartenenti ad una ristretta rosa di autori. Lungi dall'aver acquisito una visione obiettiva e globale soprattutto per ciò che riguarda la produzione musicale della prima metà del secolo - attualmente gli studi musicali stanno favorendo la riscoperta di un repertori o legato a figure ancora poco note del panorama italiano, fornendo così documenti per una ridefinizione meno stereotipata del Novecento. Nell'ambito di questa stagione di ricerca musicale nasce la realizzazione del presente CD, tutto incentrato sul repertori o per violino e pianoforte di Leon e Sinigaglia, con Drei Lirische Sti.icke op.12 e Drei Romantische Stiickeop.13,VierK/eine Sti.icke furViolinemit Klavierbegleitungop.25e,infine,la Sonata per violino e pianoforteop.44. Nato a Torino nel 1868, Sinigaglia compie studi musicali di violino, pianoforte e composizione, fra gli altri con Giovanni Bolzoni e Federico Buffaletti. Nel 1893 si trasferisce a Vienna, dove è allievo di Eusebius Mandyczewski e conosce Brahms. In seguito, nel 19 00, si reca a Praga per studiare strumentazione con Antonin Dvorak, il quale trasmette a Sinigaglia l'interesse per il canto popola re. Rientrato a Torino, inizia nel 1902 a raccogliere melodie e testi di canzoni piemontesi dalla voce dei contadini della collina torinese, un lavoro che si protrae per una decina d'anni e lo porta a collezionare circa 500 melodie originali. Alcune di queste melodie vengono in seguito da lui rielaborate per voce e pianoforte, come ad esempio avviene nella raccolta di 36 Vecchie Canzoni popolari del Piemonte, pubblicate a Lipsia tra il 1914 e il 1927, e per altri organici. Compone inoltre fra il 1902 e il 1910 vari lavori che lo hanno reso celebre: Rapsodia piemontese per violino e orchestra, Quartetto per archi op. 27, 2 Danze piemontesi perorchestraop.31, Lebaruffe chiozzotte (1907), Suite Piemonte per orchestra (1909), dedicata a Toscanini. Trascorre app ar tato gli anni tra le due guerre mondiali, consapevole dei profondi mutamenti avve - nuti in campo musicale, ma la rarissima musica da lui scritta in questo periodo è sempre oggetto di interesse da parte delle maggiori istituzioni musicali del tempo. Basti citare, tra le altre, le due presenze al Festival Internazionale di Musica di Venezia del 1930 e del 1932, manifestazione più di ogni altra attenta alle nuove tendenze musicali e compositive in atto. Nel 1936, anno della pubblicazione della Sonata per violino e pianoforte op.44, viene nominato Accademico di Santa Cecilia. I Drei Lirische Sti.icke op.12 vengono pubblicati nel 1898 a Berlino, per la casa editrice Simrock. I tre brani - Larghetto, Agita to e Adagio - di cui si compone la raccolta appartengono al periodo di permanenza a Vienna del compositore. Essi risentono delle esperienze tardo romantiche e dell'ambiente mitteleuropeo, così come i Drei Romantische Sti.icke op.13, pubblicati da Wilhelm Hansen a Kopenag hen nel 1902. Ancora tre brevi pezzi (Cavatine, Intermezzo e Eri nnerung ) in cui vengono esaltate le doti espressive dei du e strumenti e tra i quali spicca, in special modo, Erinnerung, per il suo stile profondamente introsDi sapore diverso, iVier Kleine Stacke furVioline mit Klavierbegleitung op.25, raccolta pubblicata a Lon dra da Schott and Co. nel 1903 e dedicata al violinista Arrigo Serata (1877 - 1948). I brani che com pongono l'op. 25- Albumblatt, Capriccio all'antica, Bagatelle e Saltarello - diventano presto molto noti ed entrano nel repertorio di bis di celebri violinisti, quali Ferenc Vecsey e Mischa Elman. Il carattere brioso che pervade i quattro brani è chiaro esempio di un aspetto peculiare della scrittura di Sinigaglia, nella cui produzione, a prescindere dall'influenza che si deve al canto popolare, si possono individuare due linee principali di ispirazione. L'una, serena e gioiosa, di cui l'esempio migliore è costituito dalla Ouverture Le Baruffe Chiozzotte (1905); l'altra, più interiore, a tratti velata di malinconia, tipica di una parte della produzione cameristica. Ilfulcro della presente pubblicazione èsenza dubbio la Sonata per violino e pianoforte op.44.Suddivisa in tre movimenti (Allegro moderato, Adagio e Allegro con spirito) è composta da un Sinigaglia quasi settantenne. Nella Sonata rivivono le esperienze della musica tardo romantica, esse si illuminano però dei colori e della musicalità della canzone popolare piemontese, elemento imprescindibile nel repertorio del compositore. A proposito della Sonata per violino e pianoforte op.44, si legge su una rivista specializzata dell'epoca: Fiorita ai margini di esperienze musicali dell' ottocento - in specie quella brahmsiana - la musica di Sinigaglia si spinge fino a oggi come una propaggine di un lontano mondo; non per questo tuttavia mancante di interesse. Che anzi [...} il Sinigaglia dice una parola sua e lascia il segno. L'elemento di canzone popolare che egli immette nella sua musica non è un fatto esteriore e meccanico, ma l'elemento di un'aura poetica. [...} La canzone popolare piemontese in quella sua solenne malinconia, in quell'allegrezza sempre un poco austera e rigida, è divenuto uno degli aspetti più emergenti della musica di Sinigaglia. In questa Sonata è sempre presente il sentore della canzone popolare. Lo si intende da come si inclina la frase, da come si muovono i bassi. E quanto è più vivo questo fatto, tanto è più spontanea la musicalità di Sinigaglia.[...}Ciò che potrebbe essere derivazione da esperienze altrui si illumina di una luce nuova, suona spontaneo. Si scorgono certe affinità grafiche, ma le note hanno altri suoni. Tutto un mondo vive in questa Sonata; fresco e puro, se anche oggi lontano da noi. (Rassegna Musicale, 1936) Questo articolo sarà uno degli ultimi riferimenti dell'epoca alla musica di Sinigaglia: siamo infatti nel 1936, alla vigilia della promulgazione delle leggi razziali in Italia del1938. A differenza di molti altri musicisti ebrei che decidono di rifugiarsi all'estero, egli non si muove dalla sua città, Torino, convinto forse di avere un'età che avrebbe potuto salvaguardarlo. Non fu così. Nel maggio del1944, infatti, muore stroncato da un arresto cardiaco all'Ospedale Mauriziano, dove era rifugiato con la sorella Alina, mentre stava per essere arrestato dalle milizie fasciste che lo avrebbero condotto al comando tedesco.

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Discografia
Maurizio Cadossi
L'artista

Maurizio Cadossi

Diplomato in violino nel 1985 presso il Conservatorio di Parma e ha frequentato corsi di perfezionamento ho frequentato corsi di perfezionamento con Henryk Szeryng presso il Conservatorio di Ginevra e alla Scuola di Musica di Fiesole. con Renato Zanettovich. Interessato all’ ambito cameristico, ha seguito corsi con Elisa Pegreffi, Franco Rossi, Dario De Rosa, Giuliano Carmagnola. Si è diplomato in violino barocco alla Civica Scuola di Musica di Milano con Donella Terenzio nel 2000. E’ docente di Musica d’insieme per strumenti ad arco al Conservatorio di Alessandria. Collabora con orchestre da camera italiane tenendo concerti, anche come solista, in Europa, Usa, Messico, Giappone.

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Roberto Beltrami
L'artista

Roberto Beltrami

Si è diplomato al Conservatorio di Genova in pianoforte sotto la guida di F. Trabucco e in composizione sotto la guida di A. Amisano. Successivamente dopo aver studiato con M. Campanella ha seguito corsi di perfezionamento con V. Vitale, F. Gulli ed E. Cavallo, B. Giuranna, M. Damerini e il Trio di Trieste per la musica da camera. Vincitore di vari concorsi nazionali ed internazionali di pianoforte e di composizione ha suonato con vari strumentisti (A. Niculescu, C. Ferrarini, C. Merlo, M. Cadossi, A. Jones, M. Masciadri, ecc.) ed è stato pianista collaboratore di Renato De Barbieri e Hermann Krebbers ai corsi internazionali di perfezionamento di Mezzolombardo (TN). Sue composizioni sono state eseguite in Italia, Canada, Germania, Irlanda, Grecia, Ungheria e Stati Uniti; ha scritto musiche di scena per allestimenti teatrali curati dal regista A. Quasimodo. Nel 2005 il suo “Secondo Quartetto per archi” ha vinto una selezione indetta dal celebre Penderecki String Quartet ed è stato eseguito dallo stesso Quartetto canadese. Nel 2003 ha svolto una tournée in Usa con il trio di Alessandria, eseguendo il Triplo Concerto di A. Casella con l’Orchestra Sinfonica dell’Università della Georgia. Ha collaborato con A. Jones e M. Masciadri, alle masterclasses organizzate presso il Conservatorio di Alessandria, nell’ambito del gemellaggio artistico. Nel 2006 ha suonato in duo con il violoncellista C. Merlo, alla “Ramsey Concert Hall” e alla Athens Academy of Fine Arts in Georgia (USA). E’ vincitore di concorso per titoli ed esami per il posto di accompagnatore al pianoforte, ruolo che ricopre dal 1995 al Conservatorio di Parma e poi al “Vivaldi”.

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