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Marco Ciampi
Rachmaninov

Piano Masterpieces


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L'album

La Musica di Rachmaninoff non era presente nei programmi dei concorrenti, qualche pezzo isolato e popolare, ci si confrontava da virtuosi con la Sonata di Liszt in Si minore e qualche Trascendentale, Studi di Chopin, o Yslamey di Balakirev e il Ravel del Gaspard de la nuit, ma la Sonata in Si minore era il macigno con cui bisognava misurar si per farsi un nome tra pianisti. C'era anche chi puntava a un repertorio diverso, e si misurava poi con il Mephisto Valzer o la sesta Rapsodia Ungherese di Liszt come il caro Michele Campanella che era il "nostro" Horo witz. Nel 1974, comparve nella prova con Orchestra di un concorrente, la Rapsodia di Rachmaninoff su Tema di Paganini la cui parte Orchestrale era molto difficile da accompagnare anche nella riduzione pianistica. Ricordo che il secondo pianista fu in difficoltà, tanto da abbandonare l'impegno che poi fu portato a termine da un generoso concorrente che suo nò in maniera meravigliosa e a memoria la parte Orchestrale, tanto da portare il suo ri vale alla vittoria. L'Accademia Napoletana che organizzava il Concorso Pianistico, organizzava in quella Sala anche una interessante Stagione Concertistica dove noi eravamo sempre presenti. lo personalmente ero anche più fortunato, avevo un amico carissimo, Gianni Cesarini che divenne poi critico Musicale che aveva un negozio di dischi importante, e dove si riuniva il meglio della Cultura Napoletana e non . Li ho imparato ad ascoltare in maniera critica un patrimonio discografico infinito, e li dirottai anche il mio caro Sergio Fiorentino che divenne prezioso anche per Gianni Cesarini. Fioren tino fu per noi una fonte diretta per la conoscenza della Musica pianistica, Rachmaninoff compreso, suonava tutto il repertorio, TUTTO. Nonostante i numerosi dischi di Rachmaninoff pianista, tutti ci innamorammo del pianismo di Horo witz, la sua Sonata di Rachmaninoff suonava così travolgente che non potevi essere in differente a quelle fortissime emozioni. Fiorentino intanto aveva cominciato in Italia a divulgare la seconda Sonata, Preludi e altre composizioni, e aveva già suonato a Napoli giovanissimo il Terzo Concerto per pianoforte e orchestra, ma comunque era difficile diffondere il repertorio del Grande Russo, gli spar- titi non circolavano. A fine anni 70, con la mia nomina a Responsabile Artistico del Comune di Morcone, (un piccolo Paese della Provincia di Benevento guidato allora da Tommaso Paulucci, Sindaco lungimirante), nacque ! "Accademia Murgantina", Scuola Civica Comunale di Musi ca che con l'aiuto del Maestro Fiorentino e di tutte le amicizie comuni, divenne per oltre un decennio, l'alternativa all'Accademia Chigiana di Siena. Vi presero parte grandi pianisti del- la scena Internazionale, con Corsi di perfezionamento dove i ragazzi studiavano senza spendere una lira e successivamente con Fiorentino demmo una svolta alla diffusione della Musica del Sommo Russo, varammo il Concorso Pianistico Internazionale "Sergei Rachmaninaff11 di Marcane ancora oggi noto a livello internazionale. Ci scrivevano dai posti più lontani della terra tanti pianisti di cui molti vennero a Marcane, e con la spinta di Horowitz tutti cominciarono a suonare la seconda Sonata, e più facevano rumore, più correvano, più piacevano ... Rachmaninoff dava una soddisfazione diversa e il pianismo era completamente nuovo. Horowitz aveva inventato un modo di suonare Rachmaninoff di grande impatto emotivo, ma completamente diverso dal gusto e l'eleganza di Rachmaninoff stesso. Oggi il filone è ancora quello, anche se qual cosa sta cambiando, ma è difficile cogliere l'eleganza di quella Musica così nobile di un pianista molto serioso e non esibizionista, ma pianisti più raffinati li abbiamo comunque avuti a Marcane. Anche la maggior parte dei pianisti Russi non sa cogliere la differenza del pianismo di Rachmaninoff elegante e Signorile, hanno un modo aggressivo e viscerale di affrontare la Mu sica, "scava no" molto, vicini alla vecchia Scuola Napoletana criticata moltissimo da Vincenzo Vitale, che quando ascoltava i saggi di alcune classi di pianoforte, diceva: "Adesso mettono i chiodi" in dialetto. Purtroppo molti giovani musicisti, perdono anni di studio a imitare i loro modelli prediletti e non si sforzano a formare il proprio pensiero critico, stilistico, e filosofico, per giunta inges- sati in una cattiva scuola di fedeltà al Testo che abitua a leggere i segni e a riprodurli, ma non a capire di quale insieme fanno parte ed essere capace delle proprie idee, anche di- verse da quella del compositore. Nessun strumentista suona la propria musica come scritta, i modi di guardare il testo sono infiniti, come quando guardi un paesaggio, vedi tutto col colpo d'occhio, ma puoi anche fermarti su particolari. Devi avere la tua idea, per veicolare qualcosa che sai come comincia e come finisce, e che non ha il tempo del metronomo, ma respira perché è viva. L'esecutore racconta la Sua Musica, perciò si chiama Interprete.

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Discografia
Marco Ciampi
L'artista

Marco Ciampi

Si è diplomato in Pianoforte e laureato in "Discipline musicali" con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio "San Pietro a Majella" di Napoli con i Maestri Alvina e Cos­tagliela.Ha studiato pianoforte con la pianista Anna­maria Pennella (allieva di A. Benedetti Miche­langeli e M.Long), completando la formazione con i Maestri Ciccolini, D'Alessandro, Lucche­sini, O. Maione, Marvulli, Parente, Nicolosi, Pompa-Baldi, Risaliti, Balzani, Spagnolo.E' risultato vincitore del primo premio in più di trenta concorsi pianistici nazionali e inter­nazionali grazie ai quali si è esibito presso alcune delle sale più prestigiose al mondo: lnternational House of Music di Mosca, Carne­gie Hall di New York, Seymor Theatre di Syd­ney, Sala Felipe Villanueva di Toluca, il teatro "La Fenice" di Venezia, il teatro "Coccia" di Novara, il teatro "Diana" e la "Sala Scarlatti" di Napoli, e ancora in Francia, Belgio, Gran Bretagna, Messico, Stati uniti, Germania, Nor­vegia, Spagna, Romania, Serbia, Macedonia. Sue esecuzioni sono state trasmesse da Rai 3, radio ABC Classic (Australia), Radio Televisione Serba, Radio Vaticana, Radio Cl assic Moscow.Ha collaborato con artisti quali Luis Bacalov, Enzo Decaro, Flavio lnsinna, Sun Hee You, Salvatore Quaranta, Alberto Pizzo, Quartetto del Teatro di San Carlo di Napoli e con le orchestre Camerata S.Pietroburgo, Orchestra di Stato del Messico, Milli Reasurans Istanbul Chamber Orchestra, Orchestra PhilarmoniaMediterranea etc. Ha insegnato "T rasparlo e riduzione al piano-forte", "Storia del piano­forte" e "Pianoforte Principale" nei corsi di laurea di I e Il livello presso i Conservatori italiani.

 

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