Chaminade
Cécile Chaminade, compositrice e pianista francese, ricevette nel 1913 la nomina a Chevalier de la Légion d’honneur, prima donna compositrice nella storia ad ottenere tale prestigioso riconoscimento.
Chaminade iniziò a comporre molto giovane e anche in qualità di pianista fu molto ammirata sin da bambina. Lo stesso Georges Bizet si disse impressionato dal suo talento e di lei il compositore Ambroise Thomas disse “Non è una donna che compone, ma un compositore che è una donna”.
Dopo numerose tournées in Francia, nel 1892 fece il suo debutto in Inghilterra, dove i suoi lavori erano estremamente popolari. Sedici anni dopo venne accolta calorosamente anche negli Stati Uniti, dove le sue composizioni erano amate dal pubblico americano ormai da parecchi anni. Per il debutto statunitense suonò il
suo Concertstück per Piano e Orchestra con la Philadelphia Orchestra.
Purtroppo, nonostante tutto ciò, il nome di Cécile Chaminade cadde nell’oblio durante la seconda metà del 1900, probabilmente a causa di pregiudizi nei confronti di una donna compositrice; anche le valutazioni critiche rivolte alla sua musica in buona parte del XX secolo furono probabilmente basate più su stereotipi che sulla qualità del suo lavoro.
Ancora oggi, purtroppo, le sue composizioni sono poco conosciute e il brano più popolare rimane il Concertino per flauto Op. 107. Guitare Op. 32, Ondine Op. 101 e OrientaleOp. 22, rispecchiano le principali caratteristiche della musica di Chaminade: eleganza e raffinatezza da una parte, freschezza melodica alternata a tratti più frizzanti e spiritosi dall’altra. Il tutto unito con grande maestria.
Anche i due Album des enfants Op. 123 e 126,
insieme alla Pastorale enfantine Op. 12, perfettamente rispecchiano la scelta di molti grandi compositori che hanno voluto lasciare la loro impronta anche nel mondo dei giovani pianisti: si pensi all’Album per la gioventù Op. 68 di Robert Schumann composto nel 1848, all’Album per la Gioventù Op. 39 di Pyotr Tchaikovsky composto nel 1878, alla raccolta per bambini Op. 65 di Sergei Prokofiev composta nel 1935 o ancora alle diverse raccolte di brani per bambini composte da Dmitri Kabalevsky (tra cui, per esempio, i 24 pezzi Op. 39 del 1944). A questi piccoli grandi capolavori ne potremmo aggiungere molti altri, tutti frutto di una grande compositrice la cui musica merita di riemergere dall’oblio.
Anna Caterina Binda
Nata a Varese nel 2004, intraprende lo studio del pianoforte a 5 anni sotto la guida della Prof.ssa Paola Del Negro. Risulta vincitrice di oltre 30 primi premi in concorsi nazionali e internazionali. Dal 2013 al 2016 segue il Corso di Perfezionamento Junior tenuto dal M° Roberto Plano presso l’Accademia Musicale Varesina. Dal 2016 segue costantemente le masterclass del M° Plano: a Campli nell’ambito del progetto International Master Classes, a Vilnius (Lituania) in occasione dell’International Summer Music Festival, a Portogruaro durante i Corsi Internazionali di Perfezionamento della Fondazione S. Cecilia, a Sovicopresso l’Associazione Sovico In Musica e a Rovigno (Croazia) con il sostegno della Fondazione Dino Škrapić. Si è esibita presso il Teatro Santuccio di Varese, ai Concerti d’Autunno di Sestri Levante, per la Rassegna Giovani Talenti del Pianoforte a San Donà di Piave, per la manifestazione “Malpensa Flying Notes – Fazioli Pianoforti”, in numerosi eventi organizzati da Lions Club e Soroptimist International e dall’Accademia Musicale Varesina, per il VaresEstense Festival– Young Talents in Music e durante la mostrad’arte “Ruggine e Salici”. In aprile 2017 tiene il suo primo recital solistico per la “Rassegna Giovani Talenti alla Ribalta” promossa da ENDAS Varese. Successivamente tiene altri recital: nella Chiesa di S. Marta ad Agliè, a S. Stino di Livenza del Festival Metropolitano di Portogruaro, a Napoli al Museo del Tessile e dell’Abbigliamento Elena Aldobrandini per il contest Maggio del Pianoforte, al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano nell’ambito della Lions Clubs International Convention. In febbraio 2019 risulta protagonista di una lunga intervista sulla rivista nazionale Amadeus. In giugno 2019 si esibisce con l’Orchestra Filarmonica Italiana al Teatro Municipale di Piacenza eseguendo il concerto K595 di Mozart sotto la Direzione del M° Matteo Pais. Al momento sta proseguendo gli studi sotto la guida della Prof.ssa Paola Del Negro e del M° Roberto Plano (con il quale segue anche il corso triennale di pianoforte - light course- presso l’Accademia di Musica di Pinerolo), entrambi docenti presso la Indiana University,Jacobs School of Music di Bloomington – Indiana (USA).