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Andrea Manco
J .S.Bach C.P.E.Bach Mercadante Debussy Karg –Elert Varese Bozza Berio

Bach . Berio


Bach . Berio
Andrea Manco
J .S.Bach C.P.E.Bach Mercadante Debussy Karg –Elert Varese Bozza Berio

Bach . Berio



L'album

II progetto Bach-Berio fa ripercorrere, in un disco, due secoli e mezzo di storia della musica attraverso l'ascolto delle opere piu significative dedicate al flauto traverso. II viaggio musicale, ehe ha come punto di partenza il Barocco e come punto d'arrivo la musica contemporanea del 900, mette in evidenza lo sviluppo e l'evoluzione del linguaggio musicale utilizzato per il flauto, portandololo ad affrontare e superare in ogni epoca i suoi limiti.
La Partita in La minore BWV 1013, scritta approssimativamente nel 1722 e uno dei capolavori dedicati al flauto da J.S.Bach: costituita da quattro danze di carattere diverso alternate , mette in risalto le possibilita virtuosistiche e sonore del flauto traversiere. Non distante dalla scrittura delle composizioni per strumenti ad arco e tastiera, Bach ottiene la polifonia da uno strumento monodico come il flauto, affidando ai registri estremi dello strumento due contrapposte linee melodiche.
La Sonata composta dal figlio Carl Philipp Emanuel Bach nel 1747 sempre nella stessa tonalita ha una scrittura diversa, piu attenta alla cantabilita della linea melodica nonostante conservi una visione polifonica; piu libera da un punto di vista formale, e scritta per esaltare le capacita espres­ sive e comunicative dell'esecutore.
II viaggio prosegue con un tema e variazioni di Saverio Mercadante sull'aria "La ci darem la mano" del Don Giovanni di W.A.Mozart . Siamo a meta del 1800 eil virtuosismo, come spesso accade in questo periodo, e piu incentrato al sorprendere l'ascoltatore con esecuzioni molto tecniche e brillanti. Anche lo strumento sta cambiando, nel corso di questo secolo dal flauto traversiere in legno di forma conica ad una chiave si passera attraverso varie modifiche al flauto traverso ehe usiamo anche ai nostri giorni. Grazie ai nuovi modelli con piu chiavi, ai nuovi materiali e alle innovazioni tecnologiche e costruttive le possibilita dinamiche e tecniche aumentano .
Nel 1913 Claude Debussy opera una rivoluzione con Syrinx e usa il flauto come mai prima ad ora: attraverso nuovi colori nel suono, nuove armonie e scale, gli dona nuovi caratt eri: rappresentando in musica il mito greco del dio Pan, il flauto e ora sognante, a tratti incerto, caldo, evocativo, sensuale, meta fisico .
Sigfrid Karg-Eiert nella sua Sonata Appassionata accoglie varie suggestioni: puo essere facilmente definito post-romantico ma la sua partitura abbraccia la modernita nella complessa armonia e nell'estrema ricchezza agogica .
Siamo nel 1936 quando Edgar Varese dedica a George Barrere Density 21,5 come primo brano eseguito con un flauto di platino. La scrittura viene portato all'estremo, sia con I' estensione ehe con le dinamiche e per la prima volta al flauto viene fatto attraversare il suo limite naturale di strumento melodico: esso diventa uno strumento a percussione, azionando le chiavi senza soffiare . Nel 1939 viene pubblicato Image, brano di Eugene Bozza ehe appartiene alla scuola francese del primo Novecento: estremamente complesso tecnicamente, esso richiede grande personalita all 'interprete .
lnfine, dedicata a Severino Gazzelloni, la Sequenza di Luciano Berio del 1958 e il vertice di perfezione raggiunto nel secondo 900. Qui ammiriamo il flauto esprimersi senza piu confini in un discorso ehe alterna i momenti piu cupi e meditativi agli slanci virtuosistici piu estremi utilizzando varie tecniche contemporanee in un linguaggio unico.

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Discografia
Andrea Manco
L'artista

Andrea Manco
Primo Flauto dell'Orchestra del Teatro alla Scala e della Filarmonica della Scala dal 2015.
Ha studiato al Conservatorio ”Tito Schipa” di Lecce sotto la guida di Luigi Bisanti, diplo-mandosi a 16 anni col massimo dei voti e la lode. Si è perfezionato all'Accademia di Imola con Persichilli, Mercelli e Cambursano, a Firenze con Marasco e al “Conservatoire Supe-rieure de Musique” di Ginevra con Jacques Zoon.
Considerato uno dei più brillanti flautisti della sua generazione, ha ottenuto premi nei mag-giori concorsi flautistici internazionali: “Francesco Cilea” di Palmi, “Leonardo De Lorenzo” di Viggiano, Yamaha Music Foundation di Milano, “Emanuele Krakamp” di Napoli, “Pelle-grini” di Cagliari, il XXXVIII Concorso Internazionale di Budapest e il Primo Concorso Flau-tistico Internazionale “Maxence Larrieu” a Nizza.
Nel 2002 è stato scelto da Riccardo Muti come primo flauto dell’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini”, da lui creata. Nel 2003, a soli 20 anni, ha ottenuto il posto di primo flauto nell’Orchestra del Teatro Regio di Torino diretta da Gianandrea Noseda.
E’ stato invitato, in qualità di primo flauto ospite, dalle orchestre: Maggio Musicale Fioren-tino, Opera di Roma, Stuttgart Philharmoniker, Hungarian National Philharmonic, Noord Nederlands Orkest, Symphonica Toscanini diretta da Lorin Maazel, effettuando tournée in Europa, U.S.A., Giappone, Cina e Israele.
Ha effettuato inoltre, come solista e camerista, concerti in numerosi festivals italiani ed in-ternazionali: Falaut Festival, Flautissimo, NFA negli Stati Uniti, Belgrade Flute Festival, German Flute Festival a Freiburg… Nel 2018 è stato invitato nell’Orchestra del Festival di Lucerna diretta da Riccardo Chailly.
Ha registrato la Sonata op.115 di Prokofiev per i CD della rivista musicale Syrinx e un di-sco con opere per flauto e pianoforte di Casella, Feld, Liebermann e Martinu, allegato alla rivista italiana del flauto FaLaUt. Ha inciso inoltre per Amadeus l’integrale dei concerti di Mozart, brani di Carulli e Giuliani in collaborazione col chitarrista Giulio Tampalini e per Warner Music con l’ottetto della Scala. Ha inciso per Brilliant l’integrale dei quartetti di Mo-zart e “French Songs” in duo con l’arpa.
È docente dell' Accademia del Teatro alla Scala e dal 2020 è stato nominato direttore arti-stico dell'Accademia Internazionale "Incontri col Maestro" di Imola.

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