Soirée Russe
SERGEJ RACHMANINOV (1873-1943) Quartetto per archi n. 1
Si tratta del primo di due quartetti per archi composti rispettivamente nel 1889 e nel 1896, entrambi incompleti e scritti in due soli movimenti. /I Quartetto n.1 venne eseguito per la prima volta a Mosca il 24 febbraio 1891 (ma pubblicato solo nel 1947, sempre a Mosca}. Scritto in età giovanile, rivela già la forte personalità musicale dell'autore, dalla scrittura densa e la vena melodica di imprescindibile matrice romantica. Il primo tempo, la Romanza in sol minore è dominata dal semplice ma toccante romanticismo delle melodie, dalla frase elegante in cui l'autore combina le emozioni e i sentimenti propri, in prevalenza malinconici , con gli echi sonori folclorici della Russia di fine Ottocento. Lo Scherzo presenta un primo momento"scherzoso in tonalità maggiore , tratteggiato da giochi diver tenti e rapidi cambi ritmici, contrapposto a una parte centrale improvvisamente languida, minore, e di intonazione sentimentale: un canto teso affidato perlopiù al timbro del violoncello.
SERGEJ PROKOFIEV (1891-1953) Overture on Hebrew Themes op. 34 per clarinetto, quartetto d'archi e pianoforte.
L'Ouverture nasce nel 1919, durante la sua permanenza newyorkese, dall'incontro tra Prokofiev e l'EnsembleZimro, un gruppo musicale ebraico formato da suoi ex compagni del Conservatorio di San Pietroburgo. Questi, un clarinetto, un quartetto d'archi e un pianoforte gli chiesero di comporre un'ouverture per"sestetto" che contenesse temi ebraici, che essi stessi gli annotarono su un quaderno. Prokofiev ne utilizzò solo due: un primo tema affidato alla voce umoristica e tipicamente yiddish del clarinett o, accompagnato e intercalato dagli archi e dal pianoforte in una marcia oscillante tra l'ironico e il patetico, dai ritmi irregolari, e un secondo tema, un affascinante e dolcissima melodia chassidica in minore, nella quale si innalza a protagonista il violoncello. Il brano fu eseguito a New York il 26 gennaio 1920. L'autore russo, pur ancorato alla propria tradizione musicale nazionale, risente qua e là, anche se mai in modo definitivo, di influenze modernistiche, o filo-occidentali. In questo brano si lascia attrarre e suggestionare invece dal genere, o meglio da quella commistione di generi, che oggi chiamiamo musica "Klezmer'.
DMITRI SHOSTAKOVICH (1906-1975) Quintetto per pianoforte e archi, op.57.
Il Quintetto con pianoforte è una delle opere da camera più note di questo autore, composto nell'estate del 1940 ed eseguito il 23 novembre presso il Conservatorio di Mosca dal Quartetto Beethoven, con lo stesso Shostakovich al pianoforte. La composizione ricevette nel 1941 il premio "Stalin di primo grado' Appartiene al secondo periodo creativo del compositore, successivo alle repressive censure ufficiali ricevute a metà degli anni trenta, che colpivano la musica non conforme ai canoni del "realismo socialista' Le limitazioni miravano a inibire le tensioni sperimentali e le libertà espressive, contenendo l'invenzione entro schemi formali e costruttivi più tradizionali e facilmente comprensibili dalla massa. Il Quintetto pur piegandosi in apparenza ai nuovi principi di semplicità e chiarezza, rivela al suo interno grande profondità, e l'imprescindibile vocazione all'esplorazione armonica e timbrica, alla ricerca espressivo-sonora, visibile nella forzatura dei timbri, come nell'uso"percuss ivo " del pianoforte o nel suono impetuoso degli archi nei momenti culminanti del fervore emotivo. Ma alterna ad essi anche momenti di leggerezza, ad esempio nel finale, con l'ottimistica conclusione in diminuendo fino al pianissimo . E tutto ciò si può immaginare nell'ottica della comunicazione di un preciso pensiero musicale dell'autore che va certamente al di là dell'opera stessa.
Alexander Zyumbrovskiy
Nato il 9 novembre 1965 a Dnepropetrovsk (Ucraina), in una famiglia di violoncellisti ha intrapreso gli studi musicali al Conservatorio "Tchaikovskiy" di Mosca (classe della prof. Ciaikovskaia, allieva di M. Rostropovic), dove ha compiuto il tirocinio con prof. N. Sciakhovskaia nel 1994, conseguendo il titolo di Dottore di musica.
Dal 1992 al 1994 ha suonato (era l'elemento piu' giovane) nella Russian National Symphony Orchestra, fondata e diretta da Michail Pletnev. Nel 1994 dopo il suo trasferimento in Italia , ha ottenuto diversi premi in concorsi internazionali di musica quali il Palma d'Oro di Finale Ligure, Il Viotti di Vercelli, Il Citta' di Pavia, Il Citta' di Trapani e l'Orford Arts Center Competition a Montreal. Da solista ha tenuto molti concerti in Italia (Sala Verdi ,Basilica Santa Maria delle Grazie di Milano, ), Russia (Sala Grande del Consarvatorio, Sala "Tchaikovskiy"), Austria ("Konzerthaus di Vienna), , Svizzera , Monte Carlo, Canada(Orford,QC) con la Moscow Symphony Orchestra, I Musici de Montreal,Albania(con Orchestra di Radio di Tirana). Ospite di numerosi Festival internazionali ("Moscow Autumn", "Settimane musicali di Lugano", "Marta Argherich Project"), "Little Venice Music Festival “Alfredo Piatti”(Bergamo). Ha effettuato diverse registrazioni per la "Chandos Record", "Melodiya" (Mosca), "Universal", "Decam" (Italia) e la Radio URRS, con le musiche di compositori russi (K. Davydov, S. Rachmaninov, V. Kikta), arabi (A.el Masri) e italiani (A. Bandel, R. Cacciapaglia). Ha collaborato con “I Moscow Soloists”(Y.Bashmet) l'Orchestra della Scala (R. Muti, D. Barenboim, G. Pretre, W. Chung, G. Dudamel), la Mahler Chamber Orchestra (Claudio Abbado, Daniel Harding), l'Orchestra Sinfonica Toscanini (L. Maazel, Z. Mehta) e l'Orchestra dell'Arena di Verona. In qualita' di Primo violoncello ha collaborato con le orchestre “Festival Arena di Verona” , Orchestra del teatro San Carlo di Napoli, Orchestra sinfonica Siciliana di Palermo,"Giuseppe Verdi", "I Pomeriggi Musicali", "Cameristi Scaligeri" e "Milano Classica" di Milano, Orchestra del Teatro Regio e Orchestra "Toscanini" di Parma , con Orchestra Filarmonica Italiana, Orchestre “Arte Viva” e “Vivaldi”. Nel maggio 2019 il suo gruppo “New cello Quartet” ha vinto il premio “Cello Tenzone”,il concorso era svolto nel negozio “Magazzino Musica”(MAMU) di Milano ,eseguendo la “Petite Suite” per 4 violoncelli,scritta da Alexander Zyumbrovskiy stesso. Dal 2008 regolarmente fa parte dell'Orchestra del Festival "Arena di Verona" e dal 1994 e' primo violoncello dell'"United Europe Chamber Orchestra" (Milano) e dell"Orchestra "Guido Cantelli" (Milano).
Ha insegnato il violoncello nelle scuole musicali “Villa Lobos” di Paderno Dugnano(Mi), “Palestrina” di Castel San Giovanni(PC)e al “CFM” di Barasso (VA). Ha svolto i masterclass del violoncello a Boario Terme(BG), nel Mississippi Premier Orchestra Institute ( USA), a Schilpario(BG).
Emilio Eria
Nato a Taranto, studia e si diploma al Conservatorio G.Verdi di Milano con il M° Renato Riccio.Vincitore di numerose borse di studio e concorsi come il Premio Minetti di Cremona, il Concorso F. Schubert di Tagliolo Monferrato, il Concorso Vittorio Veneto, supera brillantemente la selezione per l'Orchestra della Comunità Europea ECYO con la quale prende parte al Tour in Francia, Germania, Olanda, Danimarca, Regno Unito, Norvegia sotto la direzione di Bernard Haitink. Ha collaborato come prima Viola con importanti formazioni orchestrali quali l'Ensemble Contemporaneo Italiano, l'Orchestra Guido Cantelli di Milano, i Filarmonici di Torino, l'Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, i Pomeriggi Musicali di Milano, i Filarmonici di Torino, l'Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova, e i Cameristi della Scala. Proprio in formazioni di musica da camera, si esibisce al fianco di musicisti quali Raina Kabaiwanska, Arnold Bosman, Enrico Fagone, Fatlinda Thaci, Corrado Giuffredi, Mauro Rossi, Roberto Baraldi, Enrico Casazza, Carlo Balzaretti, Sergey Galaktionov, Michael Gutmann, Roberto Ranfaldi, Christoph Hartmann, solo per citarne alcuni. Ha inciso per AMADEUS e per l'etichetta BAM la Sinfonia Concertante per Violino e Viola di W. A. Mozart con la Violinista Kaori Ogasawara.
Ekaterina Gulyagina
Nata a Ulianovsk (URRS) nel 1967 dove ha fatto primi studi di violino nella Scuola statale di musica e Liceo musicale. 5 volte vincitrice dei concorsi giovanili.
Nel 1986 entra nel prestigioso Conservatorio Tchaikovsky a Mosca in classe di Andrey Korsakov , a sua volta allievo di Leonid Kogan e in classe di Andrey Chichlov, allora primo violino del quartetto Shostakovich. Si laurea nel 1991 con la qualifica Esecutore di musica da camera, Docente , Artista d'orchestra. Dopo due anni di intensa attività concertistica in Russia e l'Europa nel 1993 si trasferisce in Italia per l'orchestra Guido Cantelli sotto la guida di A.Veronesi a Milano con quale collabora per 10 anni, facendo parte anche di vari complessi cameristici.
Ha fatto parte di Orchestra da camera Statale della Russia, Vivaldi orchestra di Mosca, Urghend Mahler orchestra, Mahler Chamber orchestra, Pomeriggi musicali di Milano, Filarmonica della Scala, Teatro Regio di Torino, Filarmonica del teatro Regio.
Ha collaborato con direttori di fama mondiale, tra quali B.Haitink, C.Abbado, N.Santi, I.Fischer, M.Minkowski, C.Hogwood, S.Bychkov, G.Noseda.
Come solista si è esibita in Russia, Svizzera, Italia, Giappone.
Sergey Galaktionov
Ha iniziato lo studio del violino a soli quattro anni frequentando la Central Special Music School del Conservatorio di Mosca. Ha proseguito gli studi al Conservatorio Superiore di Mosca con il Maestro Andrei Korsakov, ottenendo nel 1994 il diploma di solista e nel 1996 il titolo di Dottore in musica. In veste di solista ha partecipato a numerosi concerti con l’Orchestra Filarmonica di Mosca, l’Orchestra da Camera di Stato della Russia, l’Orchestra Guido Cantelli di Milano, l’Orchestra Sinfonica di Bari, l’Orchestra Sinfonica Siciliana, l’Orchestra e la Filarmonica del Teatro Regio Torino e I Pomeriggi Musicali di Milano collaborando a fianco di Maestri e musicisti quali Vladimir Ponkin, Claudio Abbado, Michail Pletnev, Gianandrea Noseda, Alexander Rudin, Vladimir Jurowsky, Bruno Aprea, Mario Perusso, Giuliano Carmignola. Come solista si è esibito in prestigiose sale e teatri in Italia e nel mondo: Salle Gaveau di Parigi, Cancelleria del Vaticano, Teatro Coccia di Novara, Teatro Politeama di Palermo, Teatro Carignano di Torino, Teatro Valli di Reggio Emilia, Sala Cajkovskij della Filarmonica di Mosca, Suntory Hall di Tokyo, Kyoto Music Center e Sony Hall di Toronto. Ha collaborato come Primo Violino Solista con i “Cameristi della Scala” in tournèe in Israele e Canada. Nel Dicembre 2014 ha eseguito in veste di solista concertatore le Quattro Stagioni di Vivaldi con l’Orchestra del Teatro Regio di Torino presso il Palazzo di Vetro dell’ONU (New York), evento trasmesso in diretta streaming in tutto il mondo. Di particolare rilevanza artistica si evidenzia l’esecuzione del concerto n. 2 “La Campanella” di Niccolò Paganini a Milano, concerto eseguito con lo Stradivari “Il Cremonese” (1715) concesso dalla Fondazione Negri e dal Comune di Cremona. Ha concertato e diretto diversi programmi per orchestre da camera con musiche di Bach, Mozart, Vivaldi, Mendelssohn, Bruch, Hadzon, Sulema de la Cruz, ecc., che lo hanno visto grande protagonista nelle stagioni del Teatro Regio di Torino e della Sala Verdi di Milano con l’Orchestra Guido Cantelli. È ospite dei Festival Internazionali d’Autunno di Mosca, delle Settimane Musicali di Stresa, del Festival Echos e del Luzern Festival. Nel 2000 ha vinto il Concorso Internazionale Viotti. Dal 2004 ricopre il ruolo di Primo Violino di Spalla dell’Orchestra e della Filarmonica Teatro Regio Torino. Nel 2005 è stato insignito del “Premio Protagonisti nella Musica”. Con la Filarmonica e l’Orchestra del Teatro Regio ha suonato come solista il Concerto n.1 di Shostakovich e la Suite da Concerto di Taneyev diretti dal Maestro Noseda e, diretto dallo stesso compositore, il “Concerto Grosso” di Luis Bacalov.
Suona un violino G.B Guadagnini (Torino, 1772) della Fondazione Pro Canale di Milano.
Sergio Lattes
Sergio Lattes, pianista napoletano, vive a Milano. Ha insegnato nei Conservatori di Milano – per 38 anni - , di Torino, di Genova. E’ stato il pianista dell’Orchestra Sinfonica di Milano della Rai. Ha suonato in Italia, negli Stati Uniti, in Francia, in Gran Bretagna, in Svizzera, collaborando con strumentisti e cantanti.
Si è occupato intensamente di musica contemporanea. Ha diretto insieme con Philippe Daverio i Concerti ASM, una delle più brillanti esperienze di contatto fra musica e non-profit in Italia. In veste di consulente del Comune di Milano ha poi promosso nuove iniziative musicali dell’Amministrazione, e accompagnato la nascita delle “Settimane Bach” con la Società del Quartetto.
Per il progetto europeo “Working with Music” ha curato il volume “Giovani che vanno all’estero”, una serie di colloqui con giovani musicisti corredata da contributi di Giunio Luzzatto, Jeremy Cox e altri. Nell’ambito dello stesso progetto ha condotto una ricerca sugli esiti occupazionali di diplomati nei Conservatori italiani che è stata pubblicata col titolo “Vivere di musica, una ricerca e 11 storie di giovani musicisti italiani”, con una postfazione di Giunio Luzzatto.
In anni recenti si è dedicato alla divulgazione musicale, tenendo conferenze-concerto che ha chiamato “Concerti con parole” in varie città d’Italia, e componendo gradualmente su YouTube un’ampia raccolta di video divulgativi, destinati a un pubblico interessato ma non-specialistico. Sono disponibili in internet all’indirizzo bit.ly/Lattes_raccolta.
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